Notis deve svolgere dei compiti:che durino un anno,un mese,o una settimana, o un'ora soltanto, lui dev'esserci.Ecco allora che subentrano i moti esperibili di una intelligenza se vogliamo provvisoria,antitetica,all'apparenza fuori da ogni lotta matematica con le cifre,le probabilità di soluzione alle problematiche collocative. Quindi si riparte,certi di ritornare:Notis bambolotto sta arrivando nel luogo in cui dovrà svolgere la sua missione,il paese di Télleufonia,alla periferia del quale sono eretti dei giganteschi impianti eolici (il doppio delle normali dimensioni).Il vento sale sempre più vorticosamente;il piccolo Notis si trova a passare proprio in quel momento e viene travolto dai vortici rischiando di finire affettato, però riesce a scampare dal pericolo grazie alla sua piccolissima trombetta tascabile suonando la quale affronta e abbatte,una dopo l'altra,le enormi eliche “babeliche”; così accede tutto contento in paese.Notis è costretto a percorrere una via senza uscite,quando ad un certo punto s'imbatte in un insolito semaforo rosso che non scatta mai: ...Passano i secondi,i minuti,le ore,mezza giornata,un anno,dieci anni...al ventisettesimo anno di attesa Notis,ormai giovane adulto,comincia a sgassare violentemente e scatta,sfrecciando come una saetta lungo la via, ma di lì a poco viene raggiunto dai vigili che lo tallonano e lo bloccano (Scena:Autoskèleton da Malinkònia a Fracassia). Notis passa un certo tempo nella questura psicodomestica nella casa di cura alla periferia di Telleufònia,immersa nel silenzio (Intermezzo - PRIMA ENUCLEAZIONE).Ascolta solo le ispirazioni del cielo che lui guarda col sorriso fiducioso.
Uscito dalla questura Notis ritorna piccino;ciò avviene nei giardini della città alla presenza di minuscoli neonati volanti.Ognuno di essi ha uno strumentino musicale e Notis si unisce a loro tirando fuori un flautino di legno.Notis,di colpo, ridiventa un giovane adulto...I principali medici terapeuti della città si riuniscono intorno a lui facendogli complimenti e lusinghe,assecondandolo nella sua mutevolezza. Nella città di Telleufònia,stranamente,quasi tutti quelli che si aggirano per le strade scaricano regolarmente dei pugni a terra,oppure battono il passo.Il risultato?...un putiferio continuo di mazzate! Notis,stanco di vedere questo popolo schiavo del proprio baccano interiore-esteriore decide di intervenire,prendendo la parola in piazza rivolgendosi a tutta la folla che,incuriosita,si avvicina di corsa e rumorosamente. Notis,vedendo le ostilità,si rifugia nelle campagne telluriane ed inizia a riflettere lasciandosi andare ad una meditazione profonda (Intermezzo – SECONDA ENUCLEAZIONE).A telleufònia si usano delle incudini su cui vengono battute e forgiate le lettere che compongono il discorso da enunciare sulle quali vengono posti dei fogli pentagrammati.Notis si avvicina,con prudenza,e inizia a stagliare il suo messaggio:i tellèufoni avvertono gli urti interiori di Notis che si protraggono in una spigolosità continua(Scena:Il Telleucanto delle Incudini”).Allora ecco che si odono dei “ton-ton-tò”insopportabili d'ira sommessa che provocano un violento terremoto:da terra riemergono,più possenti che mai,le terribili eliche babeliche,stavolta con una faccia superba ed ironica!Sono tante:ognuna di loro tira fuori un problema e lo ventila a Notis il quale,acceso di violenza ed esasperazione,inizia a correre incontro alle eliche più prossime,diventando sempre più piccolo d'età man mano che si avvicina loro (finale:..SFASC!).A venti metri di distanza diventa neonato e vola come un proiettile infuocato ma inizia a prendere fuoco quando, improvvisamente,dalle nuvole di fumo,appaiono i piccoli tellurini con dei recipienti pieni d'acqua i quali spengono rapidamente il focherello,ed iniziano a fare un grandissimo baccano coi piattini e i tamburini per allontanare la baraonda dalla città.L'esplosione ha distrutto soltanto le dure cervici in marmo degli irosi e dei nevrotici ed ha reso i buoni ancora più sensibili. Il piccolo Notis,alla vista di questo ordine ristabilito,tutto contento se ne va in cielo tra un profluvio di suoni d'arpa echeggianti ovunque,mentre i tellurini ritornano dai loro genitori.
