\"Breathe Awhile\" è, in breve, uno dei capolavori del dark progressive di ogni tempo, una delle culle sonore di alcuni aspetti poi considerati \"canonici\" del genere. Un viaggio in cui drammaticità, tensione ritmica, frenesia psichedelica, lisergica lentezza, attese desolate, addirittura richiami funky si condensano a formare un lavoro magnifico a dir poco. Insomma, c'è tutto, ma è il '69, non il '73. Ogni pezzo è una piccola opera in se, a partire dalla solennità acida del capolavoro \"I'm on my way\", che incede scura e invincibile tra territori desolati ma ammiccanti, ai magnifici cori vocali di \"Poor Lady\", all'apparente alleggerimento di \"Walk on the bad side\" e \"Woman of a thousand years\", disseminate di tranelli lisergici tra i riff robusti, alla \"blue mood organistico quasi anni '50 della ballata \"Change\", all'hard rock serrato di \"It takes a woman\". Ogni accelerazione si stempera in un coro desolato, un'eco sgomenta, una sospensione, che a su volta riparte in una nuova cavalcata. Si arriva così a \"Birth, Life and death\" capolavoro di tale portata da può essere considerato uno studio sul dark progressive, formato da un primo sinistro crescendo tra sirene e ritmi progressivamente incalzanti, con la chitarra di Ellwood sugli scudi, ed una seconda basata sul contrappunto tra strofa (un arpeggio d'organo lento e cantato) e ritornello (un improvviso coro in maggiore) . Pensare alla messe di composizioni ispirate a questa struttura (\"child in time\", per dirne una) può rendere l'idea della cruciale influenza prospettica di questo pezzo (full review at https://www.facebook.com/groups/329635337190133/)
Source: CD, reissue, 2003
Audio quality: WAV
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