Giungemmo sul fare dell'alba all'isola abitata da Eolo, governatore dei venti. Il dio ci accolse benevolo e ci trattenne per il desiderio di conoscere la nostra storia. Ma noi lo pregavamo di lasciarci partire ed egli acconsentì, facendoci dono di un otre dove aveva racchiuso tutti i venti, perché scegliessimo quelli più favorevoli alla nostra navigazione. Odissea, X, vv.1 sgg.
Così Omero nell'Odissea ci introduce all'isola di Stromboli, o Stròngile. come la chiamavano i Greci, per la sua forma arrotondata, simile alla trottola. Questa forma lascia il posto ad un vulcano, continuamente in eruzione, che gli isolani chiamano iddu e con cui convivono da migliaia di anni.
L'isola vanta antichissime origini greche ancora presenti nello stile delle case, nel dialetto e soprattutto nei volti dei pescatori incredibilmente rassomiglianti ai personaggi dell'Odissea. Considerata una tra le più belle al mondo, Stromboli è protetta dallUnesco, come Patrimonio dell'Umanità. Nonostante l'emigrazione abbia ridotto l'isola da 3000 a soli trecento abitanti, con l'aiuto dei pochi pescatori e contadini rimasti, siamo andati alla ricerca, delle fonti di questa straordinaria cultura, originariamente divisa tra Grecia e Sicilia. Fotografie di Emanuela Gardner. Musica di L. van Beethoven e C. Debussy con l'elaborazione musicale di Dan e William Gibson. Riprese: Massimo Nunnari.