\"Concerto per tromba\" è una composizione di Gaetano Gimelli, orchestrata da Pippo Barzizza per la sua \"Cetra\". Gimelli fu uno dei grandi solisti dell'Orchestra Cetra, insieme a Gheri, Cianfanelli, Bergamini, Bausi, Mojetta, Valdambrini, Ferrari. Ma tutti i componenti di quel gruppo erano ottimi musicisti. Notevole la prestazione di Gimelli, le cui qualità di solista (e di jazzista) si possono apprezzare in tanti altri pezzi, come \"Armstrong play\" o
\"Marilena\". D'altronde il suo periodo discografico più significativo
fu quello con l'Orchestra Cetra, sia per le sue prestazioni nei brani per sola orchestra che nelle incisioni più commerciali, come \"Un due tre jep\" con le Lescano o \"Maramao perché sei morto\", ancora con le Lescano e Maria Jottini. Citiamo questa interessante testimonianza di Pippo Barzizza, tratta da \"Il jazz in Italia\" di Adriano Mazzoletti, a proposito dell'assunzione in Eiar di Gimelli.
\"Quando entrai in Eiar lo stipendio era di trenta lire al giorno. Certo non c'era da stare allegri. Però gli arrangiamenti erano pagati a parte. Poi c'erano anche i diritti d'autore. Alla fine guadagnavo abbastanza bene. Chi invece non riusciva a superare, in busta paga, quelle venti o trenta lire al giorno erano i musicisti dell'orchestra. Alla fine del 1938, quando volli far entrare Gaetano Gimelli, che era appena ritornato dalla Germania, dovetti litigare con i dirigenti amministrativi dell'Eiar perché lui voleva ben cento lire al giorno, non una lire di meno. Per quei tempi era una somma abbastanza alta, ma Gimelli poi si accontentò di una cifra minore perché aveva capito che in Germania le cose stavano mettendosi molto male, e lui voleva a tutti i costi rientrare in Italia\".
A proposito dell'Orchestra Cetra, una nota del Maestro circa l'efficienza dei suoi ottoni: \"Ogni volta che venivano a Torino per i loro concerti certi famosi direttori d'orchestra tedeschi, quali Bruno Walter, Wilhelm Furtwangler, Carl Schuricht e molti altri ancora, chiedevano, anzi \"gradivano\" che la mia intera sezione di ottoni fosse ceduta a loro; richiesta che io accettavo volentieri, e della quale ero (intimamente) molto orgoglioso. Eppure l'Orchestra Sinfonica dell'EIAR di Torino era considerata una delle migliori d'Italia, ma tant'è...(si vede che quei famosi Maestri dovevano aver ascoltato l'Orchestra Cetra per scoprire che i miei ottoni (quattro trombe e quattro tromboni) erano migliori, soprattutto nella precisione e nella scansione ritmica dei loro colleghi della sinfonica.\"
Nella fotografia, scattata alla fine degli anni '30, un bel ritratto di Gaetano Gimelli con il suo strumento.