username:

password:



 

 Songs
 Albums
 Diggers
 Comments
 Blogwalls

 About


445,329 Albums + 604,843 Individual Songs
Send
Send
 
 
Descriptions

Affinity - Affinity (1970) - Full Album


Playing Next: Ten Years After - Watt - (1970) - Full album


1 I Am And So Are You 0:00

2 Night Flight 3:33

3 I Wonder If I'll Care As Much 10:52

4 Mr. Joy 14:12

5 Three Sisters 19:17

6 Cocoanut Grove 24:19

7 All Along The Watchtower 26:55

Bonus Tracks

8 Eli's Coming 38:37

9 United States Of Mind 42:06



Country: UK

Genre: Eclectic Prog, Psychedelic Rock, Jazz-Rock, Soul



- Linda Hoyle / vocals

- Mike Jopp / acoustic, electric and 12-string guitars, percussion

- Lynton Naiff / Hammond, piano, Wurlitzer electric piano, harpsichord, vibraphone, percussion

- Mo Foster / bass, double bass, percussion

- Grant Serpell / drums, percussion



Attorno alla metà degli anni '60 Lynton Naiff (tastiere) e Grant Serpell (batteria), entrambi studenti alla University of Sussex in Brighton, coinvolgono l'amico-bassista Mo Foster e, attraverso delle audizioni, il chitarrista Mike Jopp nella formazione di un nuovo gruppo. Manca il tocco finale, che arriva con la vocalist linda Hoyle. Nascono così i Baskerville, che si tramuteranno presto negli Affinity, uno dei gruppi leggendari del sottobosco inglese di fine decade. Proprio come tanti gruppi dell'epoca, sarà un gruppo di un unico album, che assumerà, come per altri (si pensi agli Spring, di cui abbiamo parlato, con cui gli Affinity condividono una curiosa somiglianza nella \"fluvialità\" della copertina) i contorni della leggenda che li accompagnerà. Album di impatto immediato e dalla indiscutibile personalità, a partire proprio dalla copertina (usata, con effetti differenti, nelle successive edizioni e compilation di b-sides) che dipinge una scena apparentemente innocua, se non fosse per un sinistro cromatismo (per l'epoca) che distorce la scena, per un volto nascosto allo spettatore, per una tensione generale della scena. Se c'è una cosa in cui gli Affinty dimostrano di essere maestri è la capacità di creare atmosfere. Piu di una volta si ha l'impressione di assistere a musiche furiose che divampano nella notte. La voce affascinante, calda ma al contempo \"aristocraticamente\" distaccata di Linda Hoyle è attorniata da una corte di musicisti dalle capacità non solo (e forse non tanto) tecniche ma musicali a tutto tondo fuori dal comune.

\"I am and so are you\" apre l'album in pompa magna con gli ottoni in crescendo che accompagnano Linda Hoyle verso un climax strutturalmente per nulla prevedibile, seguito da un ottimo assolo di chitarra.

\"NIght flight\" accentua le tinte lunari del viaggio, a cominciare dal bellissimo intro (che ancora una volta rimanda agli Spring), che si apre in un blues psichedelico incentrato sui fraseggi di grande impatto di Lynton Naiff, in un crescendo quasi estatico, sino al ritorno (colpo da maestri) alla sospensione dell'intro iniziale.

\"I Wonder If I Care As Much\", col suo arpeggio e i suoi echi di chitarra, incede con la tipica solennità di alcune intro psichedeliche, un caleidoscopio di effetti percussivi orientali e sitar a tratti quasi beatlesiano che decentra la portata ritmica sfibrandola in una miriade di filigrane sonore.

\"Mr Joy\" sembra far leva proprio su questa maestria, trasportando l'ascoltatore da un mood all'altro, in un movimento flessuoso e senza tregua, mentre un sottofondo di blues sognante prende progressivamente ritmo, attraversato dagli squarci vocali di Hoyle, inizialmente in dialogo con tastiere d'atmosfera, per poi fiondarsi sensualmente sulle percussioni, sino al termine. Davvero difficile fare anche un solo appunto alla loro originalità. \"Three sisters\" aumenta peso e ritmo, con un ritorno di ottoni in grande stile, una sorta di prova di Jefferson Airplane in chiave soul, perlomeno sino all'assolo di Jopp, ancora una volta pulito, incalzante, originale. Malgrado la capacità di fusione e andirivieni degli stili, tutto è inequivocabilmente, squisitamente fine '60, ed è un piacere semplicemente calarvisi e farcisi cullare, proprio come nella successiva \"Cocoanut groove\", sinuosa composizione acustica con organo in sottofondo.

Segue la loro interpretazione di maggior successo, la dylaniana \"All along the watchtower\", la cui furia psichedelica intreccia la grande prova vocale di Hoyle, mai in difficoltà, e l'assoluta maestria di Naiff all'Hammond, lasciando a bocca aperta per undici minuti, e sì che si tratta di misurarsi con Hendrix: un tour-de-force di Hammond coronato da un finale organistico dalle tinte apocalittiche che ne è la degna chiusura (full review at: https://www.facebook.com/groups/329635337190133/





SOURCE: CD, 2004 Reissue, Remastered.

AUDIO FORMAT: Wav

DISCLAIMER: I don't own any right here, music, images and so on. This video will be removed immediately upon request.

© 2021 Basing IT