Itinerario Fono-Sintonico sulle accessibili trans-formazioni, in tema di \"agito co-autobiografico\" per Voci Miste,Orchestra, Organici Strumentali Moderni e Sezione Ritmica.
* * *MASSIMILIANO MEDDI: Tutti gli strumenti,Voce baritonale,Cori,Ritmica,Flauti dolci,Orchestrazioni sinfoniche,Effettistica,Missaggi,Video.* * *MARIA CARUSO MEDDI: Soprano Lirico.
Daedalus,secondo il mito greco,si avvicinò troppo al sole che sciolse la cera con la quale venivano tenute insieme le ali e cadde in mare,fra Creta e il promontorio di Olmia.Di lì arrivai,per una fortuita associazione di stimoli,alla conoscenza del romanzo “Daedalus” dello scrittore irlandese James Joyce.Mi incuriosì la possibilità della “co-incidenza”,per una interpretazione secondo la disciplina GdL (Globalità dei Linguaggi),in materia di trasformazioni possibili,in favore di una ri-uscita in “HAPTIC” IN EXIT.Intanto,dall'emos profonda all'elaborazione sinestetica, prendono forma la musica e il sound che “rivestiranno” la performance canora di un coro maschile,assurto a difensore della causa,il quale inizia ad intonare a mio favore una preghiera,quasi una supplica a San Giovanni affinché mi guarisca dall'ira “UNA PRECE: LABII ME NEURI” mentre postomi metaforicamente su un promontorio “IL PROMONTORIO DI OLMIA”,sito fra la creta(ineria) di una civis-incivilis di aggregazioni teleosservate nella cittadella dei potenziali dis-umani,in coincidenza con lo slancio aereo dal promontorio,porgo al Signore spontanea preghiera propiziatoria e,al termine dell'enunciato,eseguo con attenzione tutte le operazioni tecniche per spiccare il volo. In questo mio slancio tutto è sorvegliato e modulato attraverso aulici calcoli di probabilità,con l'intento di essere e non di apparire il più nobile possibile nei miei ralativi enunciati in “MATEMAULICA\",avvistando per tempo le eventuali manifestazioni temporalesche,tenendo d'occhio lo scorgere della mèta sperata in“DAEDALUS AIRPLANE”. Nel libro di Joyce il racconto si svolge metaforicamente come una fillotassi,cioè a dire: ogni foglio del libro(foglia)registra al suo interno esperienze così minuziose intessute,che pare trovarsi di fronte alla visione di un albero dal fogliame ordinatamente disposto.La scommessa di fede che permea l'intero Itinerario musicale è centrata sulla possibilità di tener duro,scartando l'ipotesi del disarmo. “Daedalus”,come lavoro discografico,è un urlo teutonico,l'accettazione dell'entrata in guerra della ragione e della speranza contro il vanto dei vuoti; è un invito alla -formazione (in-,tras-,con-). L'INNO DI RESURREZIONE è il culmine dello slancio interiore e rappresenta un'intensissima lode al Signore che vince la morte con la mansuetudine di un agnello.