E' un disco che parla di gente, di boschi, di alberi, di codici, di Egitto. Di un numero di persone che decide di andare verso un'altra condizione, fuori dalla terra. Un pianeta, un buco nero, l'antimateria. Un'altra condizione dell'essere. Anche gli alberi, chi di loro decide di voler seguire il viaggio, si sradicano autonomamente per seguire queste enormi arche di ossidiana bianca che si muovono verso l'altra destinazione.
Ci sono bocche che vanno verso il cielo, anime che si perdono come barche nei ghiacciai. Sei rintocchi di campane risuonano nel giorno del via. Volano petali azzurri per le strade. Piangono i cimiteri. Volano le briciole col vento. La gente stretta in cima agli alberi marcia sicura. Sui ponti le donne cantano il Sabbah e i ciechi ballano alla luce del sole. Saltano i piedi sui prati scuri della notte e la luna si fa alta. Maat pesa i cuori con le sue piume e Seth guarda il cielo come a un altro cielo. Cambiano i versi delle piramidi. I numeri prendono fuoco sulle sabbie al tramonto. E' di nuovo notte. E si parte.
Il disco si chiama OMOSUMO, come noi.
E' il nostro secondo LP ed è uscito l'11 novembre 2016.