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Aktuala - Aktuala (1973) FULL ALBUM


Playing Next: 'Copulatin' Blues' Stash Various 78rpm Jazz Compilation FULL ALBUM
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DISCLAIMER: I do not own this music, which I upload for the sole purpose of making some beautiful music from the past being remembered and listened to. Anyway, it will be removed immediately upon request.



COUNTRY: Italy

GENRE: Folk Prog



0:00 01. When The Light Began

11:50 02. Mammoth R.C.

16:25 03. Altamira

18:48 04. Sarah' Ngweha

24:33 05. Alef's Dance

30:58 06. Dejanira

Bonus Track:

36:49 07. Flauti



Antonio Cerantola - Acoustic Guitar, Balalaika

Walter Maioli -Oboe, Flute, Piccolo Flute, Harmonica, Reeds, Whistle, Percussion

Lino \"Capra\" Vaccina - Percussion, Bongos, Tabla, Gong, Xylophone, Whistle, Cymbal

Daniele Cavallanti - Soprano Saxophone, Tenor Saxophone, Clarinet

Laura Maioli - Tambura, Percussion, Whistle –

Maurizio Donnes - Viola (tr. 1,5)

Nello Granato - Bass Clarinet, Recorder (tr. 2,5)

Music By Walter Maioli



All’interno di una foresta indiana, tra rumori sommessi, un lieve e ripetuto arpeggio acustico si fa strada. Non è solo. Seguono, a poca distanza, un oboe, un violino, un flauto di bambù, dei bonghi marocchini, una tabla, un flauto traverso. In fila, rispettosamente, per non disturbare l’alba che sta per nascere. Il cammino conduce ad una radura in cui i suoni, riscaldatisi, fanno circolo, vorticando leggeri ai primi raggi del sole. La strada riprende il suo corso, mentre la quiete naturale accompagna il viaggio, tra tamburi e brevi canti d’uccelli. Delle lontane striature di sax, vagamente percepibili, fanno forse presagire un pericolo, che invece piomba urlante e improvviso: è uno scoppio frenetico, quello di un’antichissima danza cinese del drago, o è forse il frastuono ipermoderno di un Gershwin accelerato all’impossibile, che rimanda (cosa apparentemente assurda) all’isteria schizoide dell’esordio crimsoniano. Neanche il tempo di provare a proteggersi, e il cammino riprende sospeso, mentre flauti e gong accompagnano verso nuove terre. Su, verso ovest, oltre il Pakistan, attraverso un fitto intreccio damascato di flauti. Potemmo essere in Afghanistan, o magari in Iran, sorvolati da una costellazione di minareti, in aereo dialogo tra le tele di un cielo azzurrissimo. Il dialogo diviene danza e l’Iran diviene Persia. Alla corte dell’impero Achemenide, regno multiculturale e tollerante, pare sciogliersi un ballo sensuale e ritmato, in cui ogni etnia musicale trova il suo benvenuto posto, incluso un arpeggio di chitarra flamenca. Il sole è ormai alto quando, al ritmo di nuovi tamburi, il cammino riprende. Attraverso la Siria, su fino alla Turchia, dove il ballo riprende. È quello di un matrimonio in una piazza del paese, di un vortice monotonale di chitarre cui stavolta si uniscono i violini; i bonghi sottolineano mille festosi, instancabili calpestii, mentre il suono tracima gioia sino alle porte del tramonto. Il sole cala sui monti ed è di nuovo tempo di rimettersi in cammino. con ancora nelle orecchie l’ebbrezza dei suoni appena salutati. Alla luce della luna il ritmo si addolcisce, mentre un sax disegna traiettorie tra le stelle appena emerse in mezzo a sottilissime filigrane acustiche, ed uno zefiro notturno sospinge i suoni verso terre ancora da scoprire. Il suono di un’armonica a bocca, appena accennato, prelude, forse, alle porte di un mondo a noi vicino.

Primo e omonimo album di tre splendidi lavori, “Aktuala” rappresenta il resoconto sonoro di un viaggio, quello di una coppia (Walter Maioli e sua moglie Laura) e dei loro amici (Lino Vaccina alle percussioni, Antonio Cerantola alle chitarre, Daniele Cavallanti ai fiati). Viaggiatori reali e collezionisti di strumenti di tutto il mondo, gli Aktuala rappresentano una realtà unica nel pur etnicamente caratterizzato panorama progressivo italiano, tanto da lambirne i bordi. Non vi è qui alcuna identità folk letta in chiave progressiva, se per identità si intende un luogo territorialmente delimitato. Né si tratta del classico rifugio in uno degli arcadici topoi progressivi. La loro opera è innanzitutto il resoconto ermeneutico di un ricordo, quello di un tempo in cui suono (naturale) e musica (umana) si dissolvevano in un orizzonte comune. Peraltro “Aktuala” non è soltanto mera archeologia musicale, ma una possibilità reale di riaffermazione espressiva non condizionata (“Aktuala” in esperanto vuol dire “contemporaneo”). (full review at https://www.facebook.com/groups/32963....)

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