Nato a Zapponeta, allora frazione del comune di Manfredonia, cresce nelle campagne pugliesi , lascia la Puglia per trasferirsi a Milano in cerca di affermazione come cantante; nei primi anni di permanenza nel capoluogo lombardo per mantenersi svolge anche umili lavori, come il cameriere e l'apprendista muratore.
Dopo averlo sentito cantare, alcuni colleghi lo spingono a intraprendere la carriera musicale, e così Michele, scelto il nome d'arte di Nicola Di Bari (in onore al santo, di cui è devoto), partecipa nel 1961 a un concorso di canzoni nuove con un suo brano, Piano... pianino..., e lo vince: comincia così a esibirsi in alcuni locali di Milano, pur continuando a lavorare di giorno.
Una sera lo ascolta il maestro Ezio Leoni, che rimane colpito dalla sua voce e lo presenta a Walter Guertler, il quale decide di proporgli un contratto per la sua casa discografica, la Jolly, e di assumerlo come magazziniere per consentirgli di avere più libertà per la sua attività musicale; la prima incisione però, Piano... pianino..., passa inosservata. Nicola continua a tenere serate, alcune delle quali in Svizzera.
Nel 1964 partecipa al Cantagiro con Amore ritorna a casa, riscuotendo un discreto successo; nel medesimo periodo c'è spazio anche per una cover di Burt Bacharach, Ti tendo le braccia (Reach Out for Me). L'anno successivo si presenta al Festival di Sanremo con Amici miei (in coppia con Gene Pitney) e al Cantagiro con Piangerò.
Torna al Festival anche nel 1966 con Lei mi aspetta, e nuovamente al Cantagiro con Tremila tamburi, e ancora, per la quarta volta consecutiva, a Sanremo nel 1967 con Guardati alle spalle, in coppia con Gene Pitney.
In questi anni alla Jolly conosce e diventa amico di Luigi Tenco, e anni dopo dedicherà un intero LP alle canzoni del cantautore.
Questi primi successi lo rendono un nome noto, per cui alla fine del 1967 viene messo sotto contratto dalla RCA, che gli fa incidere una serie di cover: Se mai ti parlassero di me, versione italiana di Smile scritta da Charlie Chaplin per Luci della ribalta; Il mondo è grigio il mondo è blu, versione italiana di una canzone di Éric Charden, che verrà citata anni dopo da Franco Battiato nella sua celebre Cuccurucucù, e Eternamente, ancora dal film Luci della ribalta; manca però ancora una grande affermazione, che si avrà nei primi anni del decennio successivo.
- 1965 - NICOLA DI BARI -1965 - NICOLA DI BARI - ( - JOLLY, LPJ 5041 - )
Elenco tracce
A1 Amici Miei
A2 Piangerò
A3 Tu Non Potrai Capire
A4 Amo Te, Solo Te
A5 Senza Motivo
A6 Piano...Pianino
B1 Amore Ritorna A Casa
B2 Ti Tendo le Braccia
B3 Una Cosa Di Nessuna Importanza
B4 Non Farmi Piangere Più
B5 Sto Tornando Da Te
B6 Perchè Te Ne vai
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