Con i Kings di Verona nasce una delle più belle leggende del beat italiano. In origine, siamo intorno al 1963, i Kings sono un quartetto formato da Ottofaro, Storari, Pelanda e Adda incidendo i loro dischi per la RCA , che trova subito la strada giusta proponendosi come gruppo spalla per il cantante Dino. I quattro Kings contribuiscono a Così come sei e Cerca di capire , due canzoni sistemate sulle facciate B dei primi due 45 giri dello Zambelli, e con lui registrano cinque brani dell'album Dino.
Poi quando il cantante diventa una piccola stella della musica leggera, i Kings preferiscono proseguire per la propria strada e iniziarono la loro attività discografica per la Durium. Damiano dovette lasciare il gruppo a causa di problemi familiari e fu sostiituito con il bassista italo americano Andy De Bruyn, veronese di adozione e figlio di un ufficiale americano di stanza nella zona, mentre alla voce , al posto di Dino, fu arruolato Renato Bernuzzi, anch'egli veronese, cantante dei Misfits, contemporaneamente assunti da Dino col nome di Rollicks.
Nel giro di un paio d'anni, i \"Re del beat\" danno alle stampe un piccolo mazzo di splendidi singoli per la Durium. Lo stile si ispira a Dylan e Stones ma le traduzioni sono tutt'altro che banali .
L' anno successivo i Kings arricchiscono il proprio repertorio con quattro altri singoli e il loro unico e leggendario LP: lo stile vira al folk beat con le splendide cover di Bambina non sono io e La risposta e si alleggerisce soltanto un po' con 1-2-3 - L'uomo di ieri .
Molto belle però anche le canzoni originali» Tu non puoi, e soprattutto Cerca, il brano con il quale i Kings partecipano al Cantagiro 1966, Quello è l'anno fortunato per i veronesi, che nel referendum di Ciao Amici si piazzano al quinto posto, subito alle spalle dei mostri sacri della scena italiana (Equipe, Ribelli, Rokes, Giganti). il loro unico LP, non è solo uno tra i più rari oggetti del beat italiano ma anche uno dei migliori album di quegli anni, con altre cover da Stones .(Se solo tu), Zombies (Sei stata tu) e una resa di Io ho in mente te, più vicina alla versione dei We Five di quanto non sia la contemporanea e di gran lunga più fortunata versione dell'Equipe. Nel 1967 e' la volta di \"Caffè amaro\" scritta da Pierpaolo Adda e Ennio Ottofaro (melodia). , una canzone che rimarrà nel cuore del pubblico veronese ma che segna la fine della storia dei Kings: seguono rimaneggiamenti d'organico (con Luciano Tassinari e ancora Pelanda) , il gruppo va allo sbando e patisce il modesto successo commerciale e le nuove mode del rock.
Storari appende la chitarra al chiodo e diventa assistente universitario, Adda e Ottofaro optano per più sicuri impieghi bancari e De Bruyn, dopo una breve parentesi psichedelica, rientrerà negli USA. Soltanto Renato coltiva gli amori rock e fino agli anni ‘80 farà sporadiche apparizioni nei piccoli locali. Nel 1982 forma una Rock And Roll Band, con Luca Olivieri e nel 1986 tenta di nuovo la fortuna come Renato dei Kings, con il bassista Giorgio Antonazzi (ex Condors).
FORMAZIONE
Ennio Ottofaro: eh /
Gilberto Storari: eh /
Pierpaolo Adda: bt /
Damiano Pelanda - Andy De Bruyn: bs.
Renato Bernuzzi: v /
- I KINGS – ( - DURIUM PROMOZIONALE – MS PR 77124 – 1966 - ) –
Elenco tracce
A1 - Bambina, Non Sono Io - ( It Ain't Me Baby )
A2 - La Bussola
A3 - Trovane Un Altro
A4 - Fai Quello Che Vuoi - ( Time Is On My Side )
A5 - Sei Stata Tu - ( You Make Me Feel Good )
A6 - If You Gotta Go, Go Now
B1 - La Risposta - ( Blowin' In The Wind )
B2 - 1 - 2 - 3
B3 - Sei Solo Tu - ( Off The Hook )
B4 - Tu Non Puoi
B5 - Io Ho In Mente Te - ( You Were On My Mind )
B6 - Ma Non E' Giusto - ( She's Not There )
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